È l'Unione Europea ad aver aperto la strada alla patente a 17 anni. Le modifiche nascono dall’approvazione, il 21 ottobre 2025, del nuovo pacchetto europeo dedicato alla patente e alla sicurezza stradale. Le direttive diventeranno valide venti giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e gli Stati membri avranno tre anni per recepirle e un ulteriore anno per renderle operative: un percorso che porterà l’Italia ad aggiornare la normativa entro il 2030. Ma le novità previste dal Codice della Strada non riguardano solo i più giovani. Dall’estensione del periodo di validità ai controlli più rigorosi per il rinnovo da parte degli over 65, fino alla tolleranza zero per l’uso di smartphone e dispositivi elettronici mentre si è al volante: ecco cosa cambierà.
Come prima cosa, è importante specificare che fare la patente a 17 anni non significa conseguire la patente B con un anno di anticipo ma essere autorizzati dalla Motorizzazione alla Guida Accompagnata.
In sintesi, tra qualche tempo a 17 anni si potrà guidare la macchina anche in Italia, se si possiedono i requisiti e si segue il percorso obbligatorio previsto dalla normativa.
Per fare la patente a 17 anni - quindi, per richiedere l’autorizzazione alla Guida Accompagnata - la persona minorenne deve:
Solo se i suddetti requisiti vengono rispettati, è possibile passare allo step, che consiste nell’iscrizione a un’autoscuola certificata e nella partecipazione a un corso di guida di almeno 10 ore. Terminato questo corso, l’autoscuola rilascia l’attestato necessario per chiedere in Motorizzazione l’autorizzazione alla Guida Accompagnata.
Ecco che, dopo aver ottenuto l’autorizzazione alla Guida Accompagnata e aver apposto l’adesivo GA sulla propria auto, il diciassettenne con la patente può guidare l’auto rispettando le nuove regole ovvero:
Tutti dovrebbero sapere che il rinnovo della patente B normale deve essere eseguito ogni 10 anni fino ai 50 anni di età. Ma l’introduzione di una nuova clausola nella normativa prevede la possibilità di estendere la validità della patente di categoria B fino a 15 anni.
Tuttavia, questa semplificazione burocratica non vale per tutti. Infatti, se la patente viene usata anche come documento d'identità o come documento di riconoscimento valido per l’espatrio, vige la normativa che regolamenta i documenti d'identità e che ne limita la durata a 10 anni. Ciò significa che l'estensione a 15 anni sarà applicabile solo a chi possiede altri documenti validi (come la Carta d'Identità Elettronica o il Passaporto) e utilizza la patente esclusivamente come titolo abilitativo alla guida.
Inoltre, questa novità sulla patente non è retroattiva e ciò significa che vale per tutte le patenti emesse e rinnovate a partire dall'anno 2025.
In Italia, non esistono restrizioni basate sull'età per il rinnovo della patente di guida normale. In altre parole, significa che ad oggi è sufficiente superare determinati controlli rispettando definite scadenze temporali che sono
Al fine di garantire una maggiore sicurezza su strada, è in programma l'introduzione di norme più rigide durante l'accertamento dell’idoneità alla guida oltre alla visita medica, che è già obbligatoria.
I medici certificatori avranno l’obbligo di prestare maggiore attenzione ai requisiti psicofisici, con particolare riguardo a vista e udito, riflessi e tempi di reazione, presenza di patologie neurodegenerative o cardiovascolari che potrebbero causare malori improvvisi.
Le novità più punitive sulla patente riguardano senza dubbio l’utilizzo degli smartphone e di altri dispositivi elettronici mentre si è alla guida. Infatti, se da un lato le multe rincarano, dall’altro viene introdotta la sospensione breve automatica.
Secondo l’Art. 173 del CdS, chi viola la legge deve pagare una sanzione amministrativa compresa tra i 250 € e i 1000 €. Se, invece, lo stesso guidatore è recidivo e compie almeno due volte la stessa infrazione nell'arco di un biennio, la sanzione amministrativa si trasforma in una somma compresa tra i 350 € e i 1400 €.
La vera novità, però, sta nella sospensione breve automatica in base ai punti. In merito, l’Art. 218 ter del CdS prevede che
Inoltre, questa novità sulla patente non è retroattiva e ciò significa che vale per tutte le patenti emesse e rinnovate a partire dall'anno 2025.
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