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Saluto tra motociclisti: perché si fa e cosa significa

Nel mondo degli amanti delle due ruote esiste un linguaggio unico composto da gesti, segni e saluti che vanno oltre le parole. Questo particolare codice di comunicazione è una forma di connessione istantanea tra motociclisti, che consente loro di salutarsi, segnalare situazioni di pericolo e rafforzare la condivisione di una passione comune.

 

Questo linguaggio segreto è conosciuto a memoria dai motociclisti esperti: attraverso movimenti rapidi, ammiccamenti e saluti, i motociclisti si comprendono immediatamente.

 

In questo articolo, esploriamo i significati di questi gesti, capiamo perché è importante conoscerli e cosa vuol dire il saluto dei motociclisti. Preparati a entrare in questo mondo, dove un cenno del capo, un saluto a V o un'alzata di gamba parlano più di mille parole.

Come si salutano i motociclisti, qual è il loro linguaggio e da dove deriva

Qual è il saluto dei motociclisti? Significato e varianti

 

Durante i tuoi viaggi su strada, magari lungo una delle tante statali e provinciali che incorniciano le bellezze d'Italia, ti sarà capitato di notare uno dei gesti più emblematici del linguaggio dei motociclisti: il saluto del motociclista.

 

Complice la passione condivisa o semplicemente il desiderio di sentirsi parte di un gruppo, i motociclisti si salutano per strada anche senza conoscersi personalmente e si sentono uniti come una grande famiglia, legati dalla stessa passione per le due ruote. Non potendo ricorrere alle espressioni facciali per via del casco o alla voce per l'elevata velocità, il linguaggio dei motociclisti si basa necessariamente sui gesti, e il più importante di tutti è senza dubbio il saluto.

Quando due motociclisti si incontrano in sella, è una tradizione consolidata quella di scambiarsi il saluto mostrando il dito indice o l'indice e medio a formare la lettera V. Invece, il saluto dei motociclisti con il piede è comune soprattutto durante il sorpasso, quando, con le mani sul manubrio, si solleva leggermente il piede o la gamba destra per salutare la persona che viene sorpassata.

 

Non importa quale sia la condizione atmosferica o la data sul calendario, la sensibilità del motociclista nel riconoscere la propria passione nell'altro non vacilla. Il saluto dei motociclisti è dunque un simbolo di appartenenza ad una categoria, ma anche un segno di complicità con l'altro con cui si condivide il mondo delle due ruote.

 

L'unico motivo plausibile per non ricambiare i saluti tra motociclisti risiede nella necessità di rimanere concentrati sulla guida, con i comandi sotto controllo, le mani saldamente sul manubrio e lo sguardo già proiettato verso l'uscita della prossima curva, oltre al traffico che ci precede. La sicurezza stradale deve essere sempre una priorità, per qualsiasi motociclista.

 

Ma cosa significa il saluto dei motociclisti e qual è la sua storia? Vediamolo insieme.

Come si salutano i motociclisti, qual è il loro linguaggio e da dove deriva
Come si salutano i motociclisti, qual è il loro linguaggio e da dove deriva

Da dove deriva il saluto dei motociclisti?

 

Il saluto tra motociclisti ha avuto origine negli anni '70, inizialmente negli Stati Uniti. Era diffuso tra coloro che guidavano motociclette Harley Davidson e spesso era praticato da veterani reduci della guerra del Vietnam, come forma di rispetto reciproco.

 

Tuttavia, esiste anche una curiosità interessante riguardo a questo argomento. Alcuni sostengono che questi gesti risalgano addirittura al Medioevo, ma si tratta per lo più di una leggenda. Si narra di un cavaliere in sella a un cavallo diretto verso un castello. Durante il tragitto, pare che il cavaliere abbia incontrato un secondo cavaliere proveniente dallo stesso castello. Quest'ultimo lo avrebbe salutato con il gesto a V, simbolo di vittoria, per indicargli di essere arrivato per primo presso la principessa amata da entrambi. Da qui potrebbe derivare il famoso gesto di saluto a V tra i motociclisti che si incontrano e che si è tramandato fino ai giorni nostri.

Linguaggio motociclisti: i gesti da conoscere su strada

 

Ora che abbiamo visto da dove deriva il saluto dei motociclisti, concentriamoci anche sugli altri gesti che caratterizzano il loro linguaggio, e che possono essere utili anche ai fini della sicurezza:

 

  • il cenno del capo come gesto di saluto è più diffuso nei paesi in cui si guida a sinistra. Di solito, questo gesto consiste in un singolo movimento del capo in avanti, anche se alcune persone preferiscono un cenno del capo laterale come se stessero strizzando l'occhio o guardando verso lo specchietto sinistro. Rispetto al saluto con la mano alzata, questo tipo di saluto ha anche il vantaggio di lasciare entrambe le mani sul volante e per questo è considerato più sicuro;

  • il gesto di muovere la mano sinistra, con il palmo aperto, dall'alto verso il basso ha il significato letterale di "vai piano e stai attento";

  • se il motociclista di fronte a te apre e chiude il pugno sinistro, ti sta comunicando che hai dimenticato di spegnere la freccia;

  • il gesto di muovere il braccio sinistro con la mano tesa verso il basso, indica di rallentare. Inoltre, potresti notare che la luce del freno si accende contemporaneamente o poco dopo questo gesto;

  • il gesto di puntare il dito della mano sinistra verso la strada sta a significare che dovresti fare attenzione poiché potresti incontrare ostacoli come pozzanghere, sassi o altre situazioni simili lungo la strada;

  • il gesto di spostarsi sul lato destro della carreggiata e allargare la mano sinistra con il palmo aperto, sta ad indicare l'intenzione di rallentare e far sorpassare;

  • infine, per indicare l'intenzione di effettuare un'inversione di marcia, è sufficiente alzare la mano e ruotare l'indice in modo circolare.

 

Un'altra buona abitudine da perseguire ai fini della sicurezza è quella di non trascurare la manutenzione della moto: affidati ai professionisti del Centro First Stop più vicino a te e richiedi l'assistenza per qualsiasi intervento di riparazione e manutenzione.

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