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Biodiesel: cos'è, pro e contro

L'uso dei biocarburanti è sempre più al centro dell'attenzione come alternativa sostenibile ai combustibili fossili nel settore dei trasporti. Nel corso degli anni, il biodiesel ha suscitato interesse grazie alla sua capacità di ridurre le emissioni di gas serra e di promuovere un'opzione di trasporto più ecologica. Ma cosa è esattamente il biodiesel e quali sono i suoi pro e contro?

Cos'è il biodiesel?

 

Il biodiesel è un carburante ottenuto da fonti rinnovabili, come i grassi animali o gli oli vegetali di colza o di girasole. Questo carburante rappresenta una soluzione promettente per ridurre l'impatto ambientale dei veicoli diesel in quanto, a differenza dell'e-fuel, può essere mescolato al tradizionale gasolio, riducendo così le emissioni nocive. Ciò rende il biodiesel una valida alternativa senza la necessità di apportare modifiche ai veicoli stessi.

 

È importante sottolineare che il biodiesel non è semplicemente un olio vegetale, anche se a volte può essere confuso con l'olio di colza, che è stato sperimentato come carburante per l'autotrazione. Ma come si fa il biodiesel?

 

La produzione di biodiesel si basa sull'utilizzo di materie prime di origine vegetale, senza l'impiego di fonti fossili come il petrolio. Questo processo coinvolge il trattamento di scarti organici, grassi animali e persino alghe in impianti appositi, dove viene estratto l'olio vegetale privo di glicerina. Successivamente, viene aggiunto metanolo e attraverso una serie di processi chimici si ottiene il biodiesel come prodotto finale.

 

biodiesel

Come si fa il biodiesel?

 

Una volta chiarito cos'è il biodiesel, approfondiamo il suo processo produttivo. Il biodiesel è il risultato di un processo chimico noto come transesterificazione. Questo processo coinvolge la reazione di un composto organico, come l'olio vegetale, con un altro composto, generalmente un alcool etilico o metilico. Il risultato è un carburante liquido, di colore ambrato e trasparente, che può essere utilizzato nei motori diesel.

 

Il biodiesel può essere utilizzato sia diluito nel diesel tradizionale in impianti di riscaldamento che nei veicoli dotati di motori diesel. Le norme europee consentono la miscelazione di biodiesel e gasolio tradizionale, ma solo in percentuali limitate, fino a un massimo del 7% di biodiesel.

 

Sebbene alcune aziende abbiano sviluppato motori di nuova generazione in grado di funzionare con biodiesel puro e biocarburanti avanzati, tali propulsori non sono ancora ampiamente diffusi.

 

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HVOlution: il biodiesel ENI senza petrolio

 

Il primo biodiesel ad essere arrivato nelle stazioni italiane è HVOlution, il bioediesel ENI prodotto con un olio vegetale idrogenato ottenuto da rifiuti e scarti agricoli, senza l'utilizzo di petrolio, suoi derivati o materie prime agricole destinate all'alimentazione umana o animale.

 

Si tratta del primo diesel prodotto interamente con materie prime rinnovabili da Eni Sustainable Mobility, in linea con la Direttiva UE 2018/2001 RED II. Questo biocarburante avanzato viene realizzato utilizzando prodotti non concorrenti con la filiera alimentare, come rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, paglia, glicerina grezza, sfalci agricoli e forestali.

 

Ma quanto costa il biodiesel ENI? Al momento, il suo costo si attesta intorno ai 1,9 euro/litro, in linea con gli altri biodiesel presenti sul mercato.

Biodiesel VS diesel: quale carburante fa la differenza per l'ambiente?

 

Il biodiesel e il diesel tradizionale rappresentano due tipologie di carburanti ampiamente utilizzate nel settore dei trasporti, ma con caratteristiche e impatti ambientali differenti.

 

Il biodiesel, come descritto in precedenza, è un biocarburante ottenuto da fonti rinnovabili come gli oli vegetali o i grassi animali. Possiamo dunque considerarlo un'alternativa più sostenibile rispetto al diesel tradizionale, derivato dal petrolio. Infatti, l'utilizzo del biodiesel riduce le emissioni di gas serra e di particolato, limitando l'impatto ambientale rispetto ai veicoli diesel.

 

D'altra parte, il diesel tradizionale è un carburante fossile derivato dal petrolio grezzo attraverso processi di raffinazione. L'impiego di diesel convenzionale è molto diffuso, ma presenta noti svantaggi in termini di impatto ambientale: le emissioni di gas serra e di particolato prodotte dai motori diesel contribuiscono alla qualità dell'aria e all'inquinamento atmosferico.

 

Un altro aspetto da considerare è che il biodiesel potrebbe presentare alcune sfide in termini di disponibilità delle materie prime e costi di produzione, rispetto al diesel tradizionale. L'industria del biodiesel è in continua evoluzione, e nuove tecnologie e fonti di materie prime stanno emergendo per superare queste limitazioni.

Biocarburanti: pro e contro

 

I biocarburanti, come il biodiesel, offrono sia vantaggi che svantaggi, che vanno presi in considerazione nel valutare il loro impatto ambientale e le loro implicazioni.

 

In termini di vantaggi, il biodiesel presenta una maggiore sicurezza in caso di incendi rispetto al gasolio tradizionale. Non essendo esplosivo, la miscelazione con il biodiesel può garantire prestazioni del motore ottimali e contemporaneamente ridurre le emissioni di inquinanti. Inoltre, il biodiesel è biodegradabile, contribuendo a una maggiore sostenibilità ambientale.

 

Da questo punto di vista, l'uso di biodiesel comporta una significativa riduzione delle emissioni rispetto al gasolio tradizionale: le emissioni di ossido di carbonio (CO) si riducono del 50%, mentre le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono addirittura inferiori del 78,4%. Inoltre, si verifica una drastica riduzione delle polveri sottili (PM) fino al 65%.

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Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi associati all'uso del biodiesel. Il principale riguarda le emissioni di ossido di azoto (NOx), che risultano maggiori rispetto al gasolio. La riduzione di queste emissioni richiederebbe una riprogettazione dei motori diesel con l'aggiunta di catalizzatori specifici.

 

La produzione di biodiesel richiede poi una massiccia intensificazione delle colture necessarie per produrre gli oli vegetali. Ciò potrebbe comportare una concorrenza con le risorse alimentari, causando un aumento dei costi delle materie prime. La soddisfazione delle esigenze sia del mercato energetico che di quello alimentare richiederebbe un notevole consumo di suolo e risorse, inclusa l'acqua necessaria per l'irrigazione.

 

La ricerca e lo sviluppo continuo sono necessari per affrontare gli svantaggi e massimizzare i vantaggi dei biocarburanti, in modo da promuovere una transizione verso una mobilità più sostenibile e a basso impatto ambientale.

 

In particolare per le flotte che sfruttano diesel e biodiesel in combinazione, è tanto più importante pianificare efficaci strategie di manutenzione per ridurre i costi operativi.

 

Per tutte le esigenze di manutenzione e assistenza per i veicoli, puoi contare sui Centri First Stop o richiedere il servizio Officina Mobile per la flotta aziendale. Grazie a queste opzioni, avrai sempre accesso a un supporto qualificato per eseguire cambi pneumatici e altri servizi necessari, ovunque i tuoi veicoli si trovino.

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